Vinchio: tra boschi, vigneti e sapori di un tempo
Il suggestivo paese di Vinchio sorge tra le dolci colline ammantate di vigneti che ondeggiano tra Langhe e Monferrato.
Di origini molto antiche, Vinchio fu teatro della battaglia in cui, nel 935, il futuro Marchese del Monferrato Aleramo sconfisse i Saraceni cacciandoli per sempre dalle sue terre. La vicenda viene rievocata ogni anno, nel mese di maggio.
Vinchio è sede della Riserva Naturale della Valle Sarmassa, luogo dall’atmosfera fatata, fitto di boschi di robinie, castagni e querce, dove si trova uno degli esemplari di alberi più antichi, monumento secolare detto “La Ru”. Il paese, inoltre, annovera, tra i suoi monumenti di maggior interesse, la Confraternita della SS. Trinità, oggi sede di eventi culturali, e la chiesa barocca di San Marco e San Vincenzo.
A Vinchio, infine, nacque Davide Lajolo, scrittore e uomo politico al quale sono dedicati il Museo multimediale “Vinchio è il mio nido” e numerosi itinerari letterari che permettono di scoprire gli scorci a lui più significativi. Lungo uno di questi, è stato realizzato Il Museo contadino di civiltà rurale. La Casa della memoria, infine, è un moderno allestimento sulla Resistenza e la deportazione in questi territori.
A rendere speciale il territorio di Vinchio è la coesistenza, in uno spazio così contenuto, di be tre tipologie di terreni: tufo bianco, sabbia e argilla rossa, ognuno dei quali con le sue caratteristiche e le sue capacità di dar vita a vini tra loro completamente diversi.
dalla terra al vino
Il paese di Vinchio, proprio per la sua profonda e secolare vocazione vitivinicola, è entrato a far parte, dal 2014, di quel territorio Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO che comprende buona parte delle Langhe e del Monferrato.